Nasce in Egitto Facebook Jamal Ibrahim, lo chiamano così come segno di gratitudine ai Social che hanno permesso lo sviluppo della protesta.
Che futuro avrà il piccolo Facebook?
Trattasi di un omaggio, un segno di gratitudine: Facebook è stato infatti uno dei protagonisti della rivolta, è stato lo strumento con cui la rabbia è stata veicolata verso le piazze, è stato il canale che ha unito le persone in un coro unico. Facebook è stato il punto di riferimento per le azioni sovversive di Wael Ghonim ed ha rappresentato l’omologo virtuale di quel che il paese ha riversato in piazza Tahrir.
Un giorno a quel bambino verrà detto il perché di un nome tanto bizzarro.